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I Preraffaelliti, i bravi scrittori, e la gabbia degli “ismi”

“In pochi in tutta questa Parigi / viviamo di orgoglio e di bolletta. / Per quanto l’alcol ci appassioni / beviamo acqua fresca soprattutto / mangiando secco alquanto. Ad altri / vanno i piatti fini, i vini di marca. / Siamo i bravi scrittori”

Paul Verlaine nella sua ballata dedicata al decadentismo voleva tantissimo reagire al conformismo della società borghese vittoriana di fine Ottocento. La trasposizione pittorica di questo stato d’animo è la Confraternita dei Preraffaelliti; i suoi membri sono medievalisti, sensibili al gusto gotico, rifiutano il linguaggio visivo della pittura accademica e vogliono tornare indietro. A prima di Raffaello.

Le loro opere sembrano immobilizzate a crogiolarsi nella nostalgia del passato: John Everett Millais, William Holman Hunt, Ford Madox Brown, Dante Gabriel Rossetti (che del”nostro”sommo ha adottato anche il nome) e i loro soci, dipingono tratti fermi e pacati, con colori squillanti e parecchia energia. Niente è sfocato o appena intuibile, anzi, le evidenze sono stupende e l’ossessione per i particolari, già sintomi di interiorità, è lì a tenere la porta spalancata per il simbolismo.

Ruskin, che pure stava dalla loro, scrive due elegie dei dipinti preraffaelliti ed un saggio intitolato Preraphaelitism, (ci si mette anche lui) in cui ufficializza il loro posto nella pittura moderna e li paragona, tecnicamente, a Turner. La Pre Raphaelite Brotherhood si fonde con la letteratura contemporanea, si ispira minuziosamente a Shakespeare e alla poesia; cerca una rivoluzione. Il modo in cui i Preraffaelliti scelgono di farlo, con il torcicollo estetico, rischia tuttavia di inciampare nell’ennesimo ismo di maniera, che li accomuna e, talvolta, li costringe.

The germ era il loro giornale, nato per diffonderne le idee, ma ebbe davvero poco successo, sole quattro uscite; è anche però, il nome di un gruppo punk, premessa di molta musica successiva dalle atmosfere goticheggianti. Voglio allora dedicare a Lizzie Siddal (al secolo Elizabeth Eleanor Siddal, prima modista presso la boutique di Mrs Tozer, nella zona londinese di Leicester Square, poi modella prediletta dei Preraffaelliti e legata, in una travagliata storia d’amore, a Dante Gabriel Rossetti) fanciulla dai capelli rossi e fluenti protagonista di molte opere preraffaellite, una vera love gothic ballad, firmata Cure.

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