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“… tutti amarono l’arte con geniale sfrenatezza“

Le pennellate sono rustiche, sporche, spesse, buttate. I contorni sono bagliori di un incendio.

Non c’é severità, ma totale presenza di dubbi. L’immagine non va cercata, perché i sensi sono la prima cosa che vedono i nostri occhi. Il volume scompare, ma la certezza che ci lascia é intima.

Tranquillo Cremona si firmava TC, quasi sempre in rosso, come se lo pronunciasse a voce alta. Usava il suo braccio al posto della tavolozza ed é per questo avvelenamento passato attraverso la pelle che é morto. Rivelando come possa essere profonda una passione, e sofisticato un destino.

“La melodia” é un quadro che non ha suono, ma se dovessi ascoltarlo in silenzio, mi parlerebbe così…

Spazio spazio, io voglio, tanto spazio

per dolcissima muovermi ferita:

voglio spazio per cantare crescere

errare e saltare il fosso

della divina sapienza.

Spazio datemi spazio

ch’io lanci un urlo inumano,

quell’urlo di silenzio negli anni

che ho toccato con mano.

Vuoto d’amore

(Alda Merini)

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